Filippo Dal Fiore

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Perchè il lavoro domestico non viene retribuito?

October 11, 2018 No Comments»
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Ed è così che rimango solo in città con i miei due bimbi, per tre giorni mia moglie sarà in viaggio per la sua azienda. Avrò supporto solo nella fascia oraria di pranzo, quando mio figlio grande esce da scuola, per il resto dovrò cavarmela da solo. La cosa non mi spaventa, non è la prima volta che sono chiamato a prendermi interamente carico delle faccende di famiglia e di casa. Gestire in autonomia i bimbi mi dà soddisfazione, ma questa volta le giornate saranno lunghe e non potrò ovviamente prescindere dagli impegni lavorativi di giovedì e venerdì.

Siamo giunti al sabato e la fatica si fa sentire. Più che la stanchezza, è la sensazione di essere ancorato ad una routine ininterrotta di attività…

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La rivoluzione della sostenibilità (16): come vogliamo lavorare?

October 5, 2018 No Comments»
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Come è cambiato negli ultimi anni il modo di lavorare? Che tipologia di lavori sta generando l’attuale fase di sviluppo iper-capitalista?
Parto da queste domande per riflettere sul presente e sul futuro del mondo del lavoro. Gli ultimi due decenni hanno visto l’avanzata di perlomeno due fenomeni che più di altri hanno avuto un impatto rivoluzionario: da una parte l’entrata in gioco della posta elettronica e di Internet, con la conseguente impennata della quantità e della velocità delle comunicazioni da gestire; dall’altra il progressivo aumento di focus sul marketing, per far crescere il volume d’affari e gestire in maniera più individualizzata la relazione con i clienti.

Questi sviluppi hanno contribuito a impattare in maniera sostanziale le dinamiche di gestione dell’attenzione sul lavoro. Con l’avanzare della telematica, le attività materiali hanno trovato rispecchiamento nel mondo digitale, con un conseguente drastico aumento della percentuale di persone che lavorano al computer. Si andato affermando un modello di lavoro multi-tasking: da una parte si gestiscono parallelamente e contemporaneamente molteplici attività a schermo; dall’altra si dedica sempre più tempo a scrivere e rispondere a mail e comunicazioni.

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La rivoluzione della sostenibilità (15): un mondo di plastica

October 2, 2018 No Comments»
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A volte è facile lamentarsi delle aziende, e non sembrano mancarci le buone ragioni. A ben vedere, però, ogni equazione è composta da due espressioni speculari, così che chi vende esiste in funzione di chi compra.

Adottare un comportamento d’acquisto pienamente consapevole della crisi ambientale in corso appare, in alcuni casi, più facile a dirsi che a farsi. La vita moderna è talmente piena di cose da fare e da acquistare, che ci mancano tempo ed energie per valutare l’impatto delle nostre scelte di consumo. Il mercato ci ha in qualche modo viziato: spesso prediligiamo i prodotti convenienti a quelli più etici ed eco-sostenibili; non rinunciamo alla comodità di acquistarli confezionati in un involucro di plastica, per poi trasportarli dentro sacchetti più o meno riciclabili. In molti, negli ultimi anni, abbiamo visto crescere a dismisura l’accumulo di rifiuti domestici.

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